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Come utilizzare i codici QR su bottiglie e lattine
Le lattine delle bibite e le bottiglie di vino sembrano fatte apposta per i codici scansionabili, ma è sorprendente vedere quanti pochi marchi ne facciano uso. QR Code Generator crede fermamente nel potere dei codici scansionabili di aggiungere valore alle bevande, e gli esempi sono numerosi.
Perché i brand scelgono di applicare i codici QR sulle lattine
Se la tua azienda produce lattine per bibite gassate, bevande alcoliche o altri tipi di bevande, la stessa lattina sarà uno strumento di marketing fondamentale. Le aziende impiegano enormi risorse per reclutare grafici che siano in grado di creare uno stile unico; dopotutto è la prima impressione quella che conta. Ma anche le informazioni contano.
I consumatori vogliono sapere se sono stati utilizzati dolcificanti artificiali, quante calorie sono contenute in una bevanda e vogliono informarsi su aspetti come la sostenibilità o le emissioni di anidride carbonica. Naturalmente non è possibile inserire tutte queste nozioni su una lattina, ed è proprio qui che tornano utili i codici QR.
Come Coca-Cola ha aperto la strada all’utilizzo dei codici QR sulle lattine
Il colosso delle bevande Coca-Cola è stato uno dei primi a utilizzare i codici QR sulle lattine. In questo caso lo scopo d’uso non era puramente informativo. A partire dal 2011, la società controllata tedesca della Coca-Cola tentò di collegare gli acquirenti delle lattine rosse da 25cl a video musicali registrati da vari artisti, tra cui la band garage Mando Diao. Una volta scansionati, i codici indirizzavano lo smartphone dell’utente sul Coke Music Portal, dove era possibile guardare i video e scoprire i concerti organizzati dall’azienda. L’ottima idea di marketing, orientata ai giovani, ha avuto un buon successo e ha mostrato il potenziale insito nel saper abbinare i contenuti web ai consumi reali. Dai un’occhiata al codice QR per video.
Ma la Coca-Cola non si è fermata qui: dal 2011 è stata uno dei membri principali di SmartLabel, un programma che impiega i codici QR per fornire informazioni nutrizionali tramite codice QR per PDF. Il segreto sta nel saper avvicinare i consumatori con le tecnologie da loro utilizzate. Come dichiarato dal Global Director for Mobile nel 2016, “devo fare in modo che, se il consumatore ha in una mano lo smartphone, nell’altra mano ci sia una Coca-Cola”.
I produttori di cibi in scatola stanno decifrando i codici per gli utilizzatori di Smartphone
I produttori di altri cibi in scatola hanno scoperto più lentamente i vantaggi offerti dai codici scansionabili, ma stanno comunque recuperando il passo. Ad esempio, i piccoli birrifici come il Bonfire Brewing di Eagle, in Colorado, stanno usando i codici per suggerire le ricette a cui abbinare ogni loro birra. In un settore in cui i consumatori apprezzano le conoscenze specialistiche, questa soluzione permette di avvicinarli realmente ai loro marchi preferiti.
Altri produttori di cibi in scatola usano i codici QR per mettere in luce le loro proprietà no-OGM. I cibi biologici in scatola, come il mais o i fagioli neri, sono ideali per i portali dedicati alle storie suggestive dei coltivatori diretti, che distinguono i piccoli produttori dalle grandi corporation.
Il futuro dell’imbottigliamento: usare i codici QR sulle bottiglie
Naturalmente le bibite in lattina e il mais in scatola non sono gli unici prodotti che hanno impiegato i codici scansionabili per aggiungere valore all’acquisto. Ci sono tanti altri modi interessanti di impiegare i codici QR anche sulle bottiglie.
Quanto detto vale anche per i prodotti pregiati, come i vini in bottiglia. Il settore vitivinicolo ha abbracciato la scelta dei codici scansionabili per ovvi motivi: scansionando i codici presenti sulle bottiglie di vino, i clienti possono scoprire da dove proviene l’uva, vedere le presentazioni dei viticoltori e delle cantine e avere un’idea generale dell’autenticità del vino.
Il produttore australiano McGuigan ha usato i codici anche per consigliare gli abbinamenti tra vini e cibi: un servizio molto utile per gli appassionati di enogastronomia.
Valorizzare le semplici bottiglie di birra o le tazzine di caffè con i codici scansionabili
Qualcuno ha anche inventato alcuni modi creativi per rendere le bottiglie di birra più funzionali (e apprezzate). Prendiamo l’Harry’s Bar di Singapore: notando che i frequentatori del locale spesso cercavano di fare amicizia, i proprietari hanno aggiunto dei codici alle bottiglie di birra del proprio marchio, consentendo ai clienti di inviare dei messaggi ai single che andavano a bere nel bar.
Anche le tradizionali tazzine di caffè possono essere valorizzate: aggiungendo i codici alle tazzine, è possibile collegare i clienti ai programmi fedeltà. Mentre stanno sorseggiando un caffè espresso, i clienti possono scansionare facilmente il codice QR per coupon e conoscere tutto quello che vogliono sapere sulle offerte speciali o sui bollini fedeltà.
Come puoi vedere, ovunque ti giri ci sono tantissime possibilità per utilizzare i codici scansionabili nel settore delle bevande. Dalle tazzine di caffè alle lattine delle bibite, dalle birre o i vini in bottiglia ai tradizionali cibi in scatola, i codici QR permettono ai produttori di creare connessioni e raccontare storie in maniera fantastica.
Se devi applicare i codici QR su bottiglie e lattine, ricordati di consultare la nostra guida alla stampa e la nostra guida alla progettazione prima di mettere in pratica le tue idee.
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